Agenzia ANSIA – (ANSIA) Nuovi e clamorosi sviluppi nell'indagine che ha visto coinvolti due vecchi compagni di classe del liceo in lascive situazioni di compravendita di compiti in cambio di favoritismi sessuali.
Il tenero Giomary Roosters, noto all'epoca come Pasquale, ha passato brutti momenti in seguito alla scoperta di certi altarini dei tempi del liceo. Allora non si pensava nemmeno a tutte le michiate "politically correct" dei nostri tempi e una toccata di culo restava tale: al limite l'ardito palpatore finiva con cinque dita impresse sul viso da parte della palpata.
Invece oggi non è più così e l'ingenuo Giomary si è ritrovato blindato in quel di Cremona.
In Questura il nostro "eroe" ha cercato più volte di uscire da questa empasse disastrosa in cui si è trovato, provando a citare frasi di Lucky a sua discolpa ma, tra le forze dell'ordine non c'è stato niente da fare: tutti sono rimasti inflessibili e disgustati dall'accaduto.
Giomary Rooster stava rischiando una gogna mediatica e non solo: l'incriminazione chiesta dal PM di turno voleva addirittura una pena come la castrazione chimica e l'obbligo di rileggere mille e mille volte le frasi celebri di Pisciotta fino a mandarle a memoria.
"Tanto in carcere di tempo ne avrai a bizzeffe" gli ha sussurrato l'avvocato d'ufficio che gli era stato assegnato.
Poi la svolta. Dagli archivi segreti di Caldigatti, assicuratore provetto e porschista della prima ora, sono uscite delle immagini che hanno inchiodato la Zapparoli: le immagini che ritraggono la sua Porsche turbo personalizzata nelle stesse tinte delle gonne scozzesi indossate ai tempi dalla pruriginosa alunna.
"Sì, mi ricordo quando l'ho accompagnata, dietro sua richiesta, al concessionario Porsche di Milano – racconta il Caldigatti agli inquirenti – perché voleva acquistare una Turbo altamente personalizzata, a partire dalla livrea scozzese:"
A questo punto il Giudice per le indagini preliminari ha capito che quanto raccontato da Pasquale era la verità e il finto sgomento della Zapproli era solo il frutto di una malcelata vergogna derivata da un pudore di una donna attempata. "Ma il mio era vero amore al punto che miero tatuata il suo nome sul braccio sinistro..." ha dichiarato alla stampa prima di essere trascinata via dai suoi legali.
L'accusa è stata subito annullata e il Roosters rilasciato anche con svariate pacche sulle spalle da parte dei questurini assatanati che avevno visto circolare le foto dell'epoca.
"Tutto è bene quel che finisce bene" ha detto il Roosters alla stampa al momento del suo rilascio. "Ora mi concentrerò solo sulle mia carabine e su tutti gli animali che devo ancora impagliare per appenderli nel mio grandioso salotto" ha continuato mentre si avviava verso l'auto che lo stava aspettando. A guidarla uno sconosciuto di nome Adelmo, che da informatori della zona pare sia l'aiuto impagliatore del Giomary.
Incredula la Cesana ha espresso disappunto nei confronti di Pasquale, già per anni suo compagno di banco: "Sono molto delusa perché a me, oltre che a offrire le sue Rossana e LatteMiele Ambrosoli, non ha mai proposto altro, e sì che ero una discreta fighetta all'epoca..."
Rotz, raggiunto da un manipolo di cornisti, sempre più sconvolto ha dichiarato "A questo punto non mi resta che ritirarmi nei miei appartamenti a soffrire in solitudine."
Da quel momento non si hanno più sue notizie.
Fabietto invece, come al solito, per tutta la vicenda se ne rammarica.
