Piazza Amati, 1 angolo via Paravia, 5
sisalvi

È questo il luogo dove ci siamo conosciuti e in cui per anni siamo cresciuti insieme – alcuni di noi ci hanno trascorso oltre tre lustri, dall'asilo alla maturità. Nel bene e nel male, nonostante il mondo e la storia fuori dalle mura gialle della scuola facessero il loro corso, ancora senza di noi: siamo passati attraverso gli anni di piombo fino a quelli della Milano da bere; siamo arrivati a bordo dell'auto di papà e ce ne siamo andati – quasi tutti – con la patente, a bordo delle nostre moto o auto; siamo arrivati analfabeti e ce ne siamo andati "maturi".
Gli anni che passavano erano scanditi dal colore dei grembiuli: bianchi per tutti fino alla terza elementare poi neri, sempre con il colletto bianco con le due righe azzurre. Poi, alle medie, solo le ragazze lo portavano ancora, nero. Al liceo, come una liberazione, tutti si vestivano come volevano anche se, agli inizi, certi indumenti erano poco tollerati, come le Lacoste a maniche corte e i jeans. Poi sono arrivati i cappoti di Loden e qualche (pochissimi) Eskimo.
Quanto tempo è passato ma "il luogo" è sempre lì forse, se possibile, peggiorato nella qualità dell'insegnamento e snaturato dai nuovi indirizzi didattici adottati dalla proprietà. Lo ricordiamo con i suoi corridoi enormi, dove era vietato correre, che diventavano immensi e involontari happening durante le pause della ricreazione o agli intervalli. Chi non ricorda le grandi teche di vetro con strumenti scientifici di cui nessuno ricorda l'utilizzo? Oppure l'enorme (allora ci sembrava grandissima) palestra con il suo odore di polvere e sudore e gli attrezzi che già quarant'anni prima erano in uno stato poco edificante?
Chissà quante ne ha viste e quante ne vedrà questa orrida costruzione che ci ha lasciato per anni le sue luci e le sue ombre nelle nostre menti e nei nostri sogni. Una scuola che non lasciava nulla all'immaginazione ma che, involontariamente, ci ha fatto il più bel regalo della vita: l'amicizia che ci lega ancora dopo quasi trent'anni che l'abbiamo lasciata.

Post scriptum: come è stato scritto altrove le mura gialline dell'edificio hanno trovato la loro fine negli anni '10 del terzo millennio. La scuola è stata abbattura per far posto a una nuova RSA...

 
rsa_sancelso
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