Forse non tutti sanno che…
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L’Istituto San Celso trae origine dal “Collegio Nava’’ fondato nel 1846, in via Crocefisso, con lo scopo, unico a Milano, di “accogliere giovanetti di famiglie di ceto medio e di permettere loro di essere convenientemente assistiti per ciò che riguardava istruzione ed educazione’’.
Nel 1862 il direttore, Sacerdote Domenico Nava, traslocò il convitto in Corso San Celso 52 (oggi Corso Italia) nell’edificio che aveva ospitato i granatieri ungheresi durante le gloriose cinque giornate, alle quali, secondo la tradizione, presero parte alcuni giovani convittori.
Don Domenico Nava volle, successivamente, denominare la nuova sede “Collegio San Celso’’ dal nome della vicina, antistante Basilica. Verso il 1870, l'Istituto, passato sotto la guida dell'ex capitano garibaldino Paride Galletti, risentì gli influssi e rispecchiò gli orientamenti dell'epoca e si fece quindi portatore dei nuovi valori etici e culturali del nascente stato unitario.
Nel 1903 un Sacerdote di rara cultura e probità, Don Patrizio Asti, Docente di matematica, assunse la direzione del Collegio e ne incrementò l'attività. Successivamente Don Asti, per motivi di salute, lasciò la direzione dell'Istituto al fratello Cavaliere Mario Maurizio Asti, uomo ben noto nella Milano dell'epoca, poiché congedato con onore dall'Arma dei Carabinieri a seguito della grave ferita riportata in un'azione, per la quale venne decorato di medaglia d’argento al valore militare. Nel 1910 il Cav. Asti divenne Direttore del collegio convitto di corso Italia, e con grande intuito offrì ai giovani convittori anche la possibilità dei soggiorni estivi al lago (Pescate – Lecco), al mare (Igea Marina – Rimini) ed in montagna (Cavalese e Bellamonte -Trento). In tal modo il progetto educativo di studio e vita comunitaria si completava con il gioco, lo sport ed il contatto con la natura.

Il nuovo “Direttore’’ profuse la sua proverbiale energia per imprimere un maggiore e più incisivo sviluppo all'Istituto e nel 1912, durante la guerra Italo–Turca, volle dare un'impronta militare al collegio, che venne denominato “Istituto Militarizzato San Celso’’.
Con l’approvazione delle competenti Autorità, agli allievi vennero accordati la divisa grigio-verde da ufficiale di fanteria della Brigata Como e l’uso della sciabola–baionetta e del moschetto.
Nel 1930, a causa del progressivo aumento del numero degli alunni, “il Direttore’’ decise di trasferire l'Istituto nella più moderna sede di piazza dei Volontari, n.°3 .
Alla fine della seconda Guerra Mondiale l’allora “Istituto Parificato San Celso’’, dopo cento anni di attività, si presentava come un moderno collegio e scuola privata dalle elementari al liceo, con anche “speciali sezioni per il giardino di infanzia con apposito personale diplomato”.
Alla metà degli anni 60 si costruì, infine, l’attuale sede di via Paravia, struttura ancora oggi modernissima ed aggettata nel futuro.
Nel 1980 si è diplomata, con la maturità scientifica, la classe più meritevole della storia dell'intero Istituto, l'allora famosissima Quinta Liceo A guidata dall'esimio Professor Pagano. Nel 1988 l’Istituto San Celso ha ricevuto la Medaglia d’Argento di Benemerenza Civica dal Comune di Milano, nell’ambito de “L’Ambrogino d’oro’’ con una motivazione che sintetizza il suo passato glorioso e la sua realtà ancora attuale: “Istituzione scolastica che affonda le proprie radici nella storia della città. Nel corso di oltre cent’anni di attività ha saputo adeguare programmi e finalità educative alle esigenza dei giovani, in rapporto alle avvenute trasformazioni storiche sociali”.

Purtroppo, al termine della prima decade degli anni 2000, l'Istituto ha subito l'onta di una totale demolizione al fine di permettere ai recenti proprietari di edificare una ben più lucrosa RSA dalle fattezze moderne. Gli ex alunni godono ovviamente di un trattamento di favore qualora volessero usufruire dei servizi della nuova Residenza...

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